...un gigante a ridosso di Civitella...

"Il giorno 31 gennaio 1976 si sono riuniti nel locale dell'Università Agraria di Civitella Cesi alcune persone per formare una Polisportiva...".

Con queste parole comincia il verbale della prima Assemblea Generale della Polisportiva di Civitella Cesi; presiedeva la seduta Felice Fazzi ideatore e coordinatore dell'iniziativa insieme ad un ristretto numero di compaesani.
Il primo Consiglio direttivo si riuniva il 15 febbraio successivo ed era così composto:
Presidente: Fazzi Felice
Vice Presidente: Sanetti Antonio
Segretario : Scafa Carlo
Consiglieri: Pacitti Sergio, Sambuco Alfredo, Pifferi Umberto, Sabbini Gioacchino, Fazzi Nardo, Paolacci Romano e, di diritto, il Presidente dell'Università Agraria di Civitella Cesi, Scafa Remigio.

Il primo tesseramento prevedeva il pagamento di 50.000 lire per una tessera quinquennale e quello di 12.000 lire per una annuale. Le adesioni andarono al di là delle più rosee previsioni e la popolazione, fin da subito rispose con grande sensibilità. A luglio veniva comunicato ufficialmente al comune di Blera la costituzione dell'Associazione.

La squadra L'anno successivo, pur non disponendo ancora di un proprio impianto, la Polisportiva decise di fare la propria squadra di calcio e di partecipare al campionato di terza categoria e, per questo, chiese al comune ed all'Unione Sportiva Blera l'uso del campo sportivo comunale.
Questa fu la risposta, datata 3.09.1977: "...il consiglio direttivo dell'U.S. Blera deplora la costituzione nello stesso Comune di un altro sodalizio sportivo nel settore del calcio in contrapposizione con l'U.S. Blera, in quanto quest'ultima ha sempre assicurato a tutti i cittadini del Comune lo svolgimento di tale attività sportiva..." e concludeva, dopo aver accennato che per questioni di carattere morale non poteva negare l'uso del campo "...la Polisportiva di Civitella Cesi dovrà partecipare in caso di concessione del campo sportivo, alle spese di gestione, ammortamento e manutenzione dell'impianto sportivo ed a corrispondere all'U.S. Blera una somma da concordare per eventuali mancati incassi che l'attività della Polisportiva Civitella Cesi causerà all'U.S. Blera".
Colpiti soprattutto nell'orgoglio e guidati da un battagliero Felice Fazzi, i civitellesi in pochi mesi realizzarono, senza alcun aiuto economico da parte di Enti ed Istituzioni sia pubbliche che private ma solamente con la volontà e l'enorme sacrificio di un'intera comunità, quello che fino a poco tempo prima sembrava impossibile: il centro sportivo per Civitella Cesi.

Questi alcuni passi della relazione che il Presidente della Polisportiva Felice Fazzi fece ai soci il 1 aprile 1978: "...Tutto è nato per una politica accentratrice che i paternalisti di Blera hanno portato avanti nei confronti della nostra frazione, rifiutandoci dal campo sportivo a tante altre cose importanti. Fu questo grave atteggiamento che spinse al lavoro in direzione dello sport. [...] Se torniamo indietro di 2 anni e riviviamo passo passo cosa siamo stati capaci di fare, ebbene a me sembra un sogno; oggi invece è una realtà che ci riempie di orgoglio, di entusiasmo, di gioia: sì, lasciatemelo dire, è una cosa grande per la nostra frazione, è un gigante che sta a ridosso di Civitella e difenderà, nell'avvenire, il prestigio del nostro popolo...".

La prima corsa di cavalli purosangue A quella data la Polisportiva aveva ancora debiti per qualche milione di lire; una cifra ormai irrisoria in confronto al costo totale dell'operazione che fu vicinissima a quello preventivato, ossia di circa 50.000.000 di lire. Pochi mesi dopo la Polisportiva era già in attivo di circa mezzo milione di lire. Il Civitella Cesi fece il suo primo campionato. Da quel momento la Polisportiva andò avanti con entusiasmo portando avanti il settore calcio e quello ippico con la stessa passione, prendendosi diverse soddisfazioni in tutte e due le discipline. Nei primi anni l'attività fu gratificata anche dalla partecipazione ad alcune trasmissioni della R.A.I. - TV (LINEA VERDE ed altre).

Alla fine degli anni 80 Felice Fazzi annunciò, con la giusta sensibilità che ha caratterizzato la sua vita, le dimissioni dall'incarico di Presidente dell'Associazione. In quel momento nessuno era pronto per rimpiazzarlo adeguatamente e per un periodo limitato la Polisportiva interruppe la sua attività.
Dopo una breve empasse un gruppo di civitellesi decise di ricostituire questa associazione, allargandone l'attività a tutti i settori della vita della frazione, dallo sport alle attività culturali, dai festeggiamenti alle iniziative sociali: farla diventare, praticamente, una Pro-Loco per Civitella.
L'assemblea elesse il seguente consiglio:
Presidente: Lopis Roberto
Segretario: Di Silvio Monia
Consiglieri: Sabbini Sabino, Sabbini Gioacchino, Lopis Cesare, Scafa Mario, Sabbatini Pietro, Cingolani Roberto, Iezzi Silvia, Lunaristi Carlo e Mantovani Stefano.

Questo gruppo di persone diede un nuovo slancio alle attività culturali e ricreative di Civitella Cesi, coinvolgendo, nelle iniziative intraprese, tutta la comunità.
Il nuovo consiglio improntò un vasto programma sportivo e culturale che, a partire dalla festa fissata per il 19 e 20 agosto, si caratterizzò per l'organizzazione di gare sportive, giochi popolari, stand gastronomici e spettacoli d'intrattenimento musicale; favorendo, parallelamente, l'organizzazione di manifestazioni per la valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici del luogo. Inoltre, accogliendo le richieste che venivano dai più giovani, la Polisportiva partecipò nuovamente al campionato di calcio.
E' in questo periodo (1996) che vede la luce la manifestazione gastronomica che si rivelerà tra le più importanti della Tuscia viterbese "La Sagra delle fettuccine al Tartufo".

In conclusione, se per un momento, noi compaesani volgessimo lo sguardo all'indietro sembrerebbe quasi impossibile che quanto realizzato possa essere il frutto del lavoro e della tenacia di una piccola comunità.
E' pur vero che il ritmo quotidiano ha sottratto molto tempo alla vita di comunità ed alle relazioni sociali ma siamo certi che nei civitellesi, sia nelle vecchie che nelle nuove generazioni, l'amore per la Polisportiva sia talmente intenso e profondo da non lasciar tramontare questa straordinaria esperienza associativa.